martedì 8 ottobre 2013

TG 2 DOSSIER (Rai 2): SABATO 12 OTTOBRE ALLE ORE 23,30 CIRCA PARLERA' DEL MONDO DELLE GUARDIE PARTICOLARI GIURATE

Programma a cui hanno attivamente collaborato alcuni dei nostri iscritti di Roma, invitati dal Segretario Provinciale di Roma, Lorenzo Guzzi, a descrivere la situazione lavorativa che vivono quotidianamente .

La nostra Organizzazione Sindacale vuole ringraziare la Dott.ssa Sandra Cecchi, di Rai 2 - TG2 Dossier, che ha dedicato questo programma al mondo guardie giurate, raccogliendo, dai diretti interessati, testimonianze su problemi e disagi che si trovano ad affrontare tutti i giorni, per svolgere un lavoro ad alto rischio che non viene adeguatamente riconosciuto ne moralmente ne economicamente.

La Segreteria Nazionale UNAL vigilanza privata

domenica 6 ottobre 2013

«Cacciati come dei ladri da banche e uffici postali»

«Ci hanno trattati come ladri». Lo ribadiscono le guardie giurate ieri mattina al picchetto di via Roma. Il caso scoppiato alla Nord East Services ha risvolti complessi che non riguardano solo le...

«Ci hanno trattati come ladri». Lo ribadiscono le guardie giurate ieri mattina al picchetto di via Roma. Il caso scoppiato alla Nord East Services ha risvolti complessi che non riguardano solo le difficili indagini per chiarire la genesi dell’ammanco milionario o l’aspetto sindacale per dare sicurezza a centinaia di lavoratori che rischiano dall’oggi al domani di trovarsi senza reddito e lavoro. Ha un risvolto umano ingombrante, quello delle tante guardie giurate che in questi ultimi due giorni hanno cercato di svolgere il loro lavoro, ma si sono trovate a fare i conti con porte chiuse in faccia in malo modo da direttori di filiale che intimavano loro di non consegnare o prelevare denaro, quasi fossero i colpevoli dell’intera vicenda.
«Noi siamo le vittime, i ladri di certo sono altri e sappiamo chi», racconta una guardia giurata allontanata dal direttore di una filiale delle Poste Italiane cui ieri la Banca d’Italia ha imposto di non accettare le sovvenzioni per le pensioni dalla Nes. «Sono stato trattato con disprezzo, ci hanno intimato addirittura di non entrare. Io stavo semplicemente facendo il mio lavoro». «Non mi hanno nemmeno fatto entrare nella filiale della banca», racconta un’altra guardia, «ma anche per l’opinione pubblica sta passando l’idea che siamo noi in qualche modo i responsabili della vicenda. O quantomeno complici, che sappiamo che fine hanno fatto questi soldi, ma non è così. Io l’unica cosa che so è che ho un mutuo di trent’anni davanti, questo so. Ma non so se domani avrò un lavoro, uno stipendio con cui pagarlo».
Casi non isolati ma che hanno riguardato un po’ tutti quei lavoratori dell’azienda che tra mercoledì e giovedì hanno tentato di svolgere quel poco di lavoro restante, dopo il venir meno della quasi totalità di appalti, subappalti e commesse.
«Una lavoratrice, una guardia, mercoledì mattina si è recata alla Banca d’Italia per svolgere le normali consegne», spiega un sindacalista di Padova. «È stata fermata all’ingresso non le è stato nemmeno consentito di entrare, quasi fosse una criminale. Per di più non era a conoscenza di quanto stesse accadendo: se ne è andata via piangendo, piena di vergogna».